Tante specie di uccelli migratori approfittano della fine dell’inverno per far ritorno in Italia. Ecco quali sono
La primavera è la stagione delle grandi migrazioni. Decine di specie, dopo aver svernato in Africa, prendono il volo verso il continente Europeo. Inevitabilmente, quindi, gli uccelli migratori fanno tappa anche nel nostro paese. In molti casi per restarvi, fino al termine dell’estate.
Quando tornano in Italia
Talvolta la presenza è facilmente ravvisabile per la tendenza a nidificare in contesti urbani, come avviene per le rondini. Ci sono specie però maggiormente discrete che, tenendosi lontane dall’uomo, sono più difficili da vedere. E’ quindi un momento dell’anno che attendono con pazienza i tanti appassionati di birdwatching. Sono marzo ed aprile i mesi in cui tanti uccelli fanno ritorno. Tra questi ci sono:
- Rondini
- Rondoni
- Balestrucci
- Upupe
- Cicogne
- Pettirossi
- Balia nera
- Cuculo
- Nibbio nero
Leggi anche >> Come fare una casetta per gli uccelli <<
La Cicogna bianca (Ciconia ciconia) è una delle specie che a marzo partono dal continente africano, dove abitano in inverno nella regione sub-sahariana, per spingersi in Europa. Il loro numero è drammaticamente diminuito nel corso dell’ultimo secolo, tuttavia in Italia dagli anni 80 hanno ripreso a nidificare. Le colonie più significative sono presenti nella piana di Gela, in Sicilia, ed anche in Calabria, dove negli ultimi 15 anni sono stati sistemati appositi tralicci per la cova.
L’Upupa comune (Upupa epops) è una specie che arriva in Italia soprattutto nel mese di aprile. Presenti in tutto il continente euroasiatico ed africano, questi uccelli migratori per le loro lunghe traversate, preferiscono spostarsi di notte. Facilmente riconoscibili per il piumaggio e per la cresta colorata, esibita dai maschi nella stagione riproduttiva, le upupe sono uccelli che colonizzano tutta lo stivale, isole incluse.
LA DIFESA DEGLI UCCELLI MIGRATORI
Per preservare la biodiversità dell’avifauna l’Unione Europea ha varato leggi e regolamenti. Particolare attenzione è stata dedicata alle pratiche da mettere in campo durante la stagione della nidificazione delle specie selvatiche. Un momento particolarmente delicato in cui, com’è intuitivo, bisogna limitare al massimo le modifiche degli habitat. Ad esempio riducendo le manutenzioni arboree ed evitando gli abbattimenti degli alberi.
Leggi anche >> La protezione degli uccelli a livello europeo <<