Lo Shar Pei, le origini, le caratteristiche e la morfologia del cane più rugoso del mondo
E’ uno dei cani più rari anche se nelle ultimi venti anni in Italia è divenuto più semplice incontrarli. Lo Shar Pei, in mandarino “Cane smeriglio” è una razza che non passa inosservata.
LA MORFOLOGIA
Di taglia media, alto al garrese tra i 46 ed i 51 centimetri, lo Shar Pei è un cane dall’inconfondibile presenza di pieghe. Ha orecchie piccole, spesse e ripiegate verso gli occhi ed il suo muso ricorda quello di un ippopotamo. La coda, tonda e con attaccatura alta, forma una curva sul dorso. Gli occhi, a causa delle rughe, sembrano sempre assumere un’espressione corrucciata.
LE ORIGINI
Lo Shar Pei ha un’origine incerta. Alcune opere d’arte databili al 200 a.C. ritraggono un cane dalle fattezze simili. Potrebbe però trattarsi di una razza più grande, ed oramai estinta, che viveva in Tibet e nel Nord della Cina. Di certo iè un cane che per secoli è stato presente nelle provincie del Mar Cinese del Sud.
UN CANE DA COMPAGNIA
La razza è stata impiegata per la guardia e purtroppo anche per i combattimenti. Le rughe e lo spessore della pelle, lo hanno reso infatti un avversario temibile. Oggi invece lo Shar Pei è un ottimo cane da compagnia. Pulito, affettuoso con il padrone, ama la compagnia anche se non soffre particolarmente la solitudine.
IL TALLONE D’ACHILLE
Un punto debole di questo cane è l’occhio. Soffre del rovesciamento all’interno della palpebra (entropion). Una patologia congenita che va operata, perchè diversamente può condurre alla cecità. Negli ultimi anni questa malattia, grazie alla ricerca di uno standard “meno rugoso”, è risultata in attenuazione.