Nella Riserva Naturale dell’Alto Molise trovano riparo numerosi mammiferi, come i gatti selvatici, le martore, i caprioli e moltissime specie di volatili.
Nella provincia di Isernia c’è una Riserva Naturale che vale la pena visitare. Si trova nel comune di Pescolanciano ed è costituita in prevalenza da una fitta foresta di abeti bianchi. Sono il relitto dei boschi di abeti che un tempo erano molto diffusi nell’Appennino centrale ma che oggi sopravvivono solo in piccole aree della Calabria, della Toscana, dell’Abruzzo ed ovviamente del Molise.
UN SITO UNESCO MOLTO PARTICOLARE
La Riserva Naturale di Collemeluccio-Montedimezzo, istituita dal 1971, è rientra nel programma Man and Biosphere dell’Unesco (MAB) per la conservazione e la protezione dell’ambiente. Una caratteristica che possono vantare solo una mezza dozzina di aree in Italia. In più, la Riserva Naturale molisana, a differenza della maggior parte delle aree Unesco, è completamente autonoma dagli enti parco.
IL SITO ARCHEOLOGICO
Il territorio in cui si inserisce la Riserva Naturale, è stato abitato sin dall’antichità. Tracce del passato sannitico sono ancora oggi apprezzabili. Nella zona, ad esempio, è presenta il “Santuario italico”, un complesso monumentale nel comune di Pietrabbondante che ospita un teatro, utilizzato dall’antico senato dei Sanniti Pentri, e realizzato intorno al II – I secolo a.C. Ma sono presenti i resti di una roccaforte e di un mausoleo funerario, quest’ultimo situato a 400 metri dal teatro.
MAMMIFERI E VOLATILI
Sul piano della fauna, nella riserva sono state censite 48 specie di mammiferi. Tra questi, per il numero, spiccano i cinghiali che tuttavia non sono gli unici ungulati presenti: tra i boschi infatti si aggirano anche dei caprioli. Nella riserva trovano dimora predatori come martore, donnole, faine. Ci sono gatti selvatici ed anche alcuni esemplari di lupi. Per quanto concerne l’avifauna è documentata la presenza del Falco pellegrino, del nibbio reale, del biancone, della poiana e, tra gli altri, del falco pecchiaolo.
Visitare i sette comuni che fanno parte della riserva dell’Alto Molise, può offrire piacevoli sorprese anche per il palato. L’area è infatti celebre per i tartufi, per formaggi come il caciocavallo e salumi come la soppressata. Tra i piatti legati alla tradizioni si annovera la pasta fatta in casa con i fagioli (sagn’ e fasciul) ed una torta salat di grano che viene cotta con le verdure di campo (la pizz’ e foje).