La Palude di Torre Flavia è un monumento naturale che conserva la conformazione acquitrinosa un tempo comune nel litorale laziale. Al suo interno sono state censite 180 specie di uccelli.
A nord del Comune di Ladispoli, tra la spiaggia e le dune, dal 1997 è stata istituita un’area protetta che può fregiarsi del titolo di Monumento Naturale. E’ lì infatti che sopravvive una piccola area acquitrinosa di straordinaria importanza: la “Palude di Torre Flavia”.
L’AREA PROTETTA
La zona prende il nome dalla torre, oggi diruta, che nel Cinquecento fece costruire il cardinale Flavio Orsini su un edificio medioevale. L’area protetta è di proprietà dell’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) ma è gestita dalla Città Metropolitana. Il Monumento naturale comprende ampi tratti raggiunti direttamente dal mare, senza alcun accumulo sabbioso.
IL PAESAGGIO
Il territorio è caratterizzato da quelle zone umide, ormai in larghissima parte bonificate, che un tempo erano estremamente diffuse sul litorale laziale. Il vasto sistema paludoso, oggi è caratterizzato da stagni, canali, lingue di terra impenetrabili su cui si sviluppano densi canneti. La palude vera e propria, oggi, si estende su una superficie di 37 ettari. Il Monumento Naturale, invece, raggiunge i 48mila metri quadrati.
LA ZONA DI PROTEZIONE SPECIALE
L’area protetta di Torre Flavia, ricorda il WWF di Roma “ è anche una Zona di Protezione Speciale, individuata in base alla Direttiva 79/409/CEE ‘Uccelli’ e inserita nell’elenco ufficiale dal Ministero dell’Ambiente. Il perimetro della Z.P.S. coincide in gran parte con quello del Monumento naturale comprendendo anche la fascia litorale sabbiosa”. Quest’ultima, invece, non rientra nel perimetro dell’area protetta. Nella zona antistante di mare aperto, inoltre, è presente un Sito di Importanza Comunitaria: “le Secche di Torre Flavia”.
GLI UCCELLI OSSERVATI
Il Monumento Naturale, per le sue caratteristiche pressochè uniche nel Lazio, è molto apprezzato da specie migratorie che lo utilizzano per la sosta, il transito e la nidificazione. Sempre il WWF di Roma ricorda che “sono state rilevate oltre 180 specie” di volatili, tra le quali anche il Fratino (Charadrius alexandrinus) ed il Corriere piccolo, una specie migratoria acquatica che sverna in Africa e giunge in Italia tra marzo e settembre. Un suo nido è stato osservato, evento particolarmente raro, all’interno della Palude di Torre Flavia, dove sono stati avvistati, tra gli altri, anche cavalieri d’Italia, gufi e falchi di palude, anatre, tuffetti, sgarze ciuffetto e tarabusini.