La lince iberica è il felino più minacciato del vecchio continente. Grazie agli sforzi messi in campo dal WWF e dall’Unione Europea oggi ci sono 239 femmine in età riproduttiva
Delle quattro specie di linci, quella che popola la Spagna ed il Portogallo è sicuramente la più minacciata. La buona notizia è che grazie agli sforzi ed ai progetti di conservazione messi in campo dal WWF e dall’Unione Europea con i progetti Life, la lince iberica (Lynx pardinus) è in ripresa.
Una specie sull’orlo dell’estinzione
Nel 2002 il numero di esemplari in natura che erano stati censiti ammontavano ad appena 94. Un numero che faceva temere seriamente per la sua estinzione e che lo collocava come il felino più raro in Europa. Il triste primato, a livello mondiale, appartiene invece al leopardo dell’Amur. A minacciare la lince iberica era stata soprattutto la diminuzione dei conigli selvatici, che costituiscono il 90 % della dieta del predatore. Un fenomeno che si è sommato alla progressiva riduzione dell’habitat ed alla diretta persecuzione messa in campo dall’uomo.
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I progetti per salvare la lince iberica
Per salvare il felino, con il progetto life 2006, è stata avviata la sua riproduzione in cattività. Gli esemplari allevati in questo modo, sono successivamente stati reintrodotti in Andalusia. Non solo. Il WWF ha anche effettuato delle azioni di rinforzo genetico della popolazione di Doñana, dove sono stati trasferiti degli esemplari prelevati dalla Sierra Morena. Il combinato disposto delle due azioni ha permesso di rafforzare la presenza della lince nel territori iberico. Oggi si stima che ci siano 1111 esemplari, più di dieci volte il numero a cui la specie si era ridotta venti anni fa. Di questi le femmine in età riproduttiva sono diventata 239. Poche, ma decisamente di più delle 27 che erano rimaste nel 2002.
La sfida per evitare l’estinzione
E’ comunque troppo presto per cantare vittoria. Perché “la lince iberica non è fuori pericolo – ha ricordato lo zoologo Marco Antonelli sul portale del WWF Italia – per garantire un futuro a questa specie unica occorre una popolazione vitale e sicura sul lungo periodo. Secondo le stime di diversi esperti, il numero di linci dovrebbe raggiungere i 3.000 – 3.500 individui, comprese circa 750 femmine in età riproduttiva, per essere considerato in uno ‘stato di conservazione favorevole’. Una sfida che – ha sottolineato lo zoologo – qualche decennio fa sembrava impossibile, ma che oggi può essere vinta, lavorando anche sulla connettività ecologica e sulla conservazione degli habitat d’elezione del felino”.