Nell’area conosciuta come Agro Veietano dagli anni ’90 è stato istituito il Parco di Veio
Il Parco di Veio è costituito da circa 15mila ettari posto sotto tutela per le loro caratteristiche storico-naturalistiche. Un’area tutta da scoprire a due passi dalla Capitale.
IL PARCO DI VEIO
Il Parco di Veio con i suoi circa 15mila ettari di estensione (14.984) risulta essere il quarto parco più grande del Lazio. La sua istituzione risale al 1997 e comprende l’area a Nord di Roma tra la via Flaminia e la via Cassia, il cosiddetto Agro Veietano. L’area del parco comprende la bellezza di 9 comuni, molti dei quali preservano luoghi e monumenti che valgono sicuramente la visita.
- Campagnano di Roma
- Castelnuovo di Porto
- Formello
- Magliano Romano
- Mazzano Romano
- Morlupo
- Riano
- Sacrofano
- XV° Municipio di Roma
È proprio quest’ultimo a contenere quasi la metà del parco con un’estensione di 7mila ettari. Al confine con la Capitale sfiora la Riserva Naturale dell’Insugherata, ad Ovest si trova invece il Parco Naturale di Bracciano – Martignano, mentre verso Nord si incontra il Parco Naturale della Valle del Treja.
LA STORIA DEL PARCO DI VEIO
Sono diverse le popolazioni che hanno abitato quest’area, lasciando segni indelebili del loro passaggio. Si trovano infatti resti di villaggi di capanne preistorici, così come si possono tutt’ora ammirare i borghi e le fortificazioni di origine medievale, in capo agli Orsini e ai Colonna in costante conflitto. Fino ad arrivare alle splendide ville romane e di periodo rinascimentale. Non mancano nemmeno gli esempi della natura agricola dell’Agro Veietano, con molti casali costruiti all’inizio del ‘900 che ne punteggiano il territorio. Durante il periodo medievale quest’area ha potuto godere della fortuna di ospitare un tratto della via Francigena, proprio l’ultima parte del percorso prima di entrare a Roma. il tracciato si snoda tutt’ora lungo l’antica via Cassia.
LA VALLE DEL SORBO
Questa valle adagiata sull’antico cratere del Sorbo, è forse tra i luoghi più caratteristici del Parco di Veio. Ospita pascoli e verde incontaminato, oltre all’incedere del fiume Cremera. La bellezza e le caratteristiche di questo luogo gli hanno assicurato l’indicazione di ‘Sito di Importanza Comunitaria’, soprattutto per la presenza dei valloni tufacei (caratteristici della campagna romana) e per la presenza di una discreta varietà di fauna.
FLORA E FAUNA DEL PARCO DI VEIO
Il lento scorre dell’acqua sul tufo ne ha modellato la forma, creando in milioni di anni delle profonde forre, che hanno assunto un’enorme valenza ambientale. In questi luoghi infatti non manca la vegetazione tipica degli ambienti freschi e umidi. I boschi del Parco di Veio e della Valle del Sorbo sono dominati dal cerro, dalla rovella e dall’acero campestre. Non mancano boschetti di acero minore, Carpino nero e orniello. Questo parco è conosciuto anche per la varietà di fauna che ospita, potendo variare gli habitat dalle zone umide fino alla campagna agricola, passando per un grande settore boscoso. Si possono incontrare diverse specie di animali come il Serpente cervone, nei luoghi ombreggiati lungo i bordi dei boschi, la Salamandrina dagli occhiali, nelle zone umide e il Ghiozzo etrusco, un pesce una volta molto presente nei fiumi del centro Italia ma ora in diminuzione. Tra gli uccelli non è raro incontrare l’averla piccola e il nibbio bruno. Da segnalare sicuramente la Melanargia arge, una farfalla tipica dell’Italia Meridionale in via di diminuzione e sempre più raramente avvistata nel parco.