Tutti i consigli dei Carabinieri Forestali e del WWF per aiutare gli animali in difficoltà
Prima di intervenire è essenziale valutare la situazione e osservare le condizioni degli animali in difficoltà. Il rischio è quello di creare ancora più danni
LA PRIMA REGOLA È L’OSSERVAZIONE
Con la bella stagione e la possibilità di tornare ad immergersi nella natura, è più frequente per tutti noi incontrare della fauna selvatica anche quelle che sembrano situazioni di pericolo. Nel caso in cui ci si imbatta in animali in difficoltà, che ci sembrano abbandonati o feriti, la prima regola da tenere a mente è l’osservazione. Questo perché spesso e volentieri la situazione è ben diversa da quella che sembra e non sempre l’intervento è la soluzione migliore. Il rischio è quello di aver interpretato male il contesto in cui si trova l’animale, o non aver individuato situazioni di ulteriore pericolo in cui potrebbe finire spinto dalla paura per un nostro intervento. È quindi importante valutare da lontano la situazione e magari rivolgersi alle autorità predisposte.
COSA SI DEVE SAPERE
Esistono alcuni principi base ricordati dal WWF e dai Carabinieri Forestali, ai quali è importante attenersi quando ci si imbatte in animali in difficoltà.
- La fauna selvatica è protetta e ne è vietata la detenzione.
- Il recupero deve essere finalizzato esclusivamente al ritorno alla vita in natura ed è per questo sempre meglio contattare le autorità locali prima di improvvisare un intervento.
- Per il soccorso, la detenzione temporanea e la successiva liberazione di fauna selvatica in difficoltà sono competenti le Province, gli agenti di vigilanza, le associazioni, gli organismi e gli altri soggetti operanti in materia, che si avvalgono di Centri recupero fauna selvatica.
COSA FARE CON GLI ANIMALI IN DIFFICOLTÀ
Ci sono alcune regole da tenere bene a mente per evitare di creare danni maggiori agli animali in difficoltà incontrati durante le nostre escursioni.
- Evitare di avvicinarsi subito
- Restare a distanza e osservare la situazione
- Valutare l’effettiva difficoltà dell’animale e l’intervento
Generalmente interferire non è mai una buona idea, ma può risultare necessario in caso di animali feriti, sanguinanti, tremanti, particolarmente deboli o, nel caso degli uccelli, con ali rotte, oppure che siano esposti a pericoli evidenti come, ad esempio, il traffico di una strada.
ANIMALI IN DIFFICOLTÀ: GLI UCCELLI
Nel caso si incontrino uccelli in difficoltà la cosa migliore (nel caso dei nidiacei) è quella di cercare il nido e riporli al suo interno. Nel caso in cui non si riesca a trovarlo può bastare un cestino o una scatola da riporre su un ramo. Se l’uccello invece è già più grande, con piume e la capacità di saltellare a terra, è molto probabile che stia cercando di rendersi autonomo, e che quindi non vada disturbato. Lo spostamento in tal caso deve essere effettuato solo in situazioni di pericolo come la presenza di predatori o di autovetture. Successivamente a debita distanza si dovrà attendere l’arrivo dei genitori, e solo nel caso non arrivassero ci si dovrà rivolgere ad un centro di recupero.
ANIMALI IN DIFFICOLTÀ: I MAMMIFERI
La regola con i mammiferi è quella di non toccarli mai. Il rischio è di imprimere il nostro odore e che la madre lo abbandoni. Solo se il piccolo è ferito e siamo certi che la madre non possa occuparsene, allora è il caso di contattare un certo di recupero, così da ricevere tutti i consigli e le informazioni utili a non improvvisare un soccorso.