Il Borgo di Cassio lungo la via Francigena è da sempre un punto di sosta e ristoro per i pellegrini in viaggio verso Roma
L’atmosfera medievale è una delle caratteristiche più apprezzate dai visitatori e dai pellegrini che attraversano il borgo di Cassio prima di avventurarsi lungo la Francigena in direzione dei Salti del Diavolo
LA STORIA DEL BORGO MEDIEVALE DI CASSIO
L’origine del borgo di Cassio è probabilmente romana e riferita ai possedimenti della gens Cassia. Nel periodo medievale fu anche sede del castello dei conti da Cassio, anche oggi la struttura è completamente scomparsa. Il duca di Parma Odoardo I Farnese nel 1635 confiscò queste terre dopo aver dichiarato ribelle Troilo IV de’ Rossi. In seguito Cassio fu assegnato ai conti Pavesi di Pontremoli fino al 1805, quando il Diritto Napoleonico annullò i privilegi feudali.
IL BORGO MEDIEVALE DI CASSIO E LA VIA FRANCIGENA
Il borgo medievale di Cassio è un punto di passaggio obbligato lungo la via Francigena, ma anche un luogo da non perdere durante un viaggio alla scoperta dell’Emilia Romagna. Da sempre Cassio è conosciuto come luogo d’ospitalità per i pellegrini diretti a Roma, con il suo Xenodochio, una struttura d’appoggio gratuita per i pellegrini e viaggiatori. Note di questo luogo, oggi purtroppo scomparso, si hanno a partire dall’XI secolo. Fino al 1213 furono i monaci benedettini dell’abbazia di San Giovanni Evangelista di Parma a gestirlo, per poi passarlo a frati dell’abbazia di Leno. L’ospedale venne intitolato sant’Ilario di Poitiers, venne assegnato alla diocesi di Parma con il vescovo Ugolino de’ Rossi e infine all’Ospedale della Misericordia nel 1471.
COSA VEDERE A CASSIO
All’interno del borgo medievale di Cassio ci sono diversi luoghi che meritano una visita, soprattutto se si sta percorrendo la via Francigena e si vogliono passare alcune ore in tranquillità prima di riprendere il cammino.
Il borgo
La conformazione del borgo di Cassio, adagiato lungo la via Francigena, conserva intatta la struttura medievale di questo tipo di insediamenti. Vi consigliamo di passeggiare senza meta tra i vicoli e le strutture in pietra di questo borgo, per assaporarne l’atmosfera.
Chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine
La chiesa romanica di Cassio è stata edificata probabilmente nel XII secolo. Venne ricostruita una prima volta nel 1600, per poi venire pesantemente danneggiata dai bombardamenti degli alleati durante la seconda guerra mondiale. La ricostruzione avvenne in due decenni, per concludersi nel 1970. Al lato del presbiterio si è conservato un affresco del 1425 raffigurante i Santi Giovanni Battista e Benedetto.
Via degli Scalpellini
Il sentiero riprende l’antico tracciato percorso fino al 1950 dagli scalpellini per recuperare la pietra nell’area dei salti del Diavolo. Il percorso è frequentabile soltanto nella stagione secca, quando il Baganza è attraversabile a piedi. Questo perché il ponte sospeso edificato nel 2005 è stato distrutto nel 2014 da una piena.
I SALTI DEL DIAVOLO
Discorso a parte meritano i Salti del Diavolo, delle particolari conformazioni rocciose situate a poca distanza dall’abitato. Questa pietra veniva utilizzata dagli scalpellini del posto per realizzare camini e altre decorazioni delle case di Cassio. L’origine del nome di queste rocce così particolari risale ad una leggenda molto popolare nella zona. Si racconta che un monaco eremita isolatosi in preghiera in questi luoghi venne tentato più e più volte dal diavolo in persona. Il religioso non si lasciò convincere e lo fece scappare mostrandogli il crocifisso. Nella sua fuga il diavolo lasciò le sue impronte nel terreno dando così forma ai Salti del Diavolo.